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Bifidobacterium breve PRL2020
Bifidobacterium breve PRL2020

BIFIDOBACTERIUM BREVE PRL2020

Il ruolo dei bifidobatteri nel microbiota umano

Il ruolo dei bifidobatteri nel microbiota umano

I bifidobatteri sono una popolazione batterica molto importante per l’intestino dell’uomo.

Essi sono la colonna portante del microbiota intestinale dei neonati (tanto da poter raggiungere livelli superiori al 90% della popolazione batterica totale nel primo anno di vita) e hanno un ruolo chiave nello sviluppo del sistema immunitario e della motilità intestinale del bambino.

Sebbene nell’adulto rappresentino una percentuale relativamente piccola rispetto ad altre comunità batteriche, essi svolgono un ruolo particolarmente benefico per l’organismo grazie alle loro attività antinfiammatorie e regolatrici delle funzionalità intestinali.

Il microbiota dell’infante che si trova in condizione di eubiosi (equilibrio) è particolarmente ricco di tre specie bifidobatteriche, B. longum infantis, B. breve, B. bifidum, in grado di contrastare la componente proteobatterica Gram negativa. Tra queste specie il B. breve sembra essere quella correlata ad una maggiore diversità batterica, indice di salute intestinale.

Purtroppo, i bifidobatteri sono tanto benefici quanto sensibili all’attività degli antibiotici.

È risaputo che gli antibiotici siano farmaci fondamentali per sconfiggere le infezioni batteriche, ma essi non sono in grado di discernere tra batteri buoni e cattivi, determinando, quindi, una riduzione di tutto il compartimento batterico intestinale.

Uno di questi antibiotici, giustamente tra i più utilizzati in ambito pediatrico ma non solo, è l’Amoxicillina, spesso associata ad Acido Clavulanico il cui impatto sul microbiota dei bambini è stato oggetto di un recentissimo studio clinico. Questo studio ha evidenziato come, analizzando il microbiota fecale di bambini trattati con Amoxicillina + Acido Clavulanico, sia stata riscontrata una riduzione di ben il 25% della ricchezza delle specie batteriche intestinali e soprattutto un dimezzamento dell’abbondanza assoluta dei bifidobatteri, rispetto ai bambini non trattati con l’antibiotico.

Il problema reale è che il dimezzamento dei bifidobatteri lascia spazio alla crescita di altri batteri, talvolta patogeni, in grado di alterare l’equilibrio del microbiota intestinale.

Bifidobatteri e terapia antibiotica

Bifidobatteri e terapia antibiotica

Il B. breve PRL2020: la migliore protezione del microbiota intestinale durante la terapia con Amoxicillina

Chain link - collaboration concept

Per arginare la proliferazione dei batteri patogeni a livello enterico e la possibile disbiosi del microbiota intestinale per anni è stato tenuto in serbo il progetto di ricercare un ceppo batterico probiotico resistente ad Amoxicillina + Acido Clavulanico.

Realizzare questo progetto sembrava un orizzonte ancor lontano, fino a che un team di ricercatori del laboratorio di Probiogenomica dell’Università di Parma ha raggiunto questo obiettivo isolando il Bifidobacterium breve PRL2020, un ceppo batterico resistente ad elevate concentrazioni di Amoxicillina e Amoxicillina + Acido Clavulanico che può, pertanto, essere somministrato durante la terapia antibiotica per prevenire il drastico calo dei bifidobatteri.

Tra tutti i ceppi bifidobatterici analizzati, il Bifidobacterium breve PRL2020 è risultato essere di gran lunga quello più resistente all’attività di Amoxicillina e Amoxicillina + Acido clavulanico, mentre il 99% dei bifidobatteri analizzati si è dimostrato totalmente sensibile a questi antibiotici.

Naturalmente Il genoma di B. breve PRL2020 è stato interamente sequenziato e si è evidenziato come la sua resistenza sia intrinseca e non trasferibile ad altri batteri. Questa caratteristica permette di poter utilizzare il PRL2020 in completa sicurezza durante la terapia con Amoxicillina o Amoxicillina + Acido clavulanico, mantenendo alti i livelli di bifidobatteri e contribuendo in questo modo alla salute del microbiota intestinale.

Attualmente, il B. breve PRL2020 è l’unico bifidobatterio commercializzato al mondo resistente ad Amoxicillina + Acido Clavulanico.

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